Il Lancia Aurelia B24 Convertibile è l'auto che affianca la Giulietta Spider rappresenta al meglio la quintessenza dell'automobilismo italiano. Sebbene non sia associato alla storia di Mille Miglia tanto quanto gli altri gran turismos, l'Aurelia B24 rappresenta uno dei modi più insoliti ma anche più italiani di vivere la corsa più bella del mondo.
Dopo la deludente partecipazione alla Mille Miglia del 1956, il B24 si è imposto durante il “freccia Rossa” solo nel 1957, grazie alla macchina guidata da Guido Mario Terzi, che si è classificato 19 ° assoluto e 7 ° nella classe “oltre 2 litri”. Potrebbe non sembrare un grande risultato, ma bisogna considerare che le vetture che hanno terminato la gara prima erano Ferrari 250 con motori 3000cc.
Il Lancia V6 2541cc disegnata da Vittorio Jano e Francesco De Virgilio ha potuto dimostrare la sua grande affidabilità e potenza e il spirito racing di Lancia. 61 dopo quegli eventi, abbiamo seguito l'equipaggio del B24 Convertible # 437 composto da Francisco López Guerra e Humberto Artigas del Olmo per l'intera edizione 2018.
Anche se i B24 sono una vista abbastanza comune alla Mille Miglia moderna, è sicuramente un modo alternativo per godersi appieno questo grande evento. Un eroe dimenticato e un grande nome dell'automobilismo italiano con una bellissima eredità, tornano sulla strada dei veri Gentlemen Drivers dell'epoca d'oro.
Partendo da Brescia con il V6 impaziente di partire e il pieno di benzina, correre nella Mille Miglia senza tetto e coccolati dalla raffinatezza di una Lancia è un'esperienza unica. Lungo tutto il percorso si alternano vetture leggendarie: dalla Ferrari 375 MM’S al Maserati A6G’S, passando per il Tipo C.’S e il 300SL’S che si sorpassano continuamente, con i loro suoni che echeggiano un'epoca perduta.
Dai rettilinei tra Brescia e Cervia si passa dalle tortuose strade degli Appennini, attraversando Arezzo e scendendo verso Roma.
Il ritmo di “pif-paf” curve e piccoli villaggi aumentano la difficoltà della competizione.
Grazie a l'agilità dell'Aurelia, le strade di montagna sono il terreno di caccia perfetto per le auto più grandi, esattamente come 60 anni fa. Durante la terza tappa, l'esperienza di guida open-top tipica dell'Aurelia attraverso le colline senesi è incredibile: è proprio in questo momento che si fa più forte la voglia di arrivare a Brescia.
La quarta tappa è un crescendo di emozioni che nessuno dei due problemi tecnici può rallentare: dopo una rapida riparazione all'assale anteriore, l'auto è tornata sulla strada verso Milano, Autodromo di Monza, Bergamo e il traguardo senza interruzioni.
Anche se la Mille Miglia è una gara giustamente associata all'agile Barchette italiane, viverlo dal sedile di una delle GT aperte più iconiche è un'esperienza unica.
Lancia ha costruito automobili per davvero Signori sportivi: non dovrebbe sorprendere che una B24 Cabrio del 1957 possa fornirti questo emozioni forti e comfort assoluto.
Jacopo Villa, collaboratore
Crediti fotografici: Federico Bajetti per The Outlierman © 2018