Change is the only constant. Hanging on is the only sin. – Denise McCluggage
Quello dell’automobilismo è tradizionalmente un ambiente maschile. Tradizionalmente ma non esclusivamente: la storia delle corse vanta grandi campionesse, donne che sono state delle outlier a tutti gli effetti, capaci di tagliare traguardi, segnare primati, rompere tabù e convenzioni con la tipica prorompenza, tenacia e passione che fa parte dell’essere femminile.
Fatica fisica, pericoli e convenzioni sociali hanno tenuto le signore lontane dal volante per tutta la prima metà del 1900. Fino ad allora, solo le più anticonformiste e spericolate appartenenti alla middle e upper class ebbero accesso alla quattro ruote: la Duchessa di Uzes fu la prima donna a ottenere la patente di guida nel 1907, mentre Camille du Gast guidò per prima un’auto da corsa.
Si tratta di autentiche pioniere, come Maria Teresa de Filippis, che nel 1958 fu la prima donna a guidare in Formula Uno, nel Gran Premio del Belgio. O come Maria Grazia “Lella” Lombardi, detentrice del record di partecipazioni in F1 - 12 – nonché unica a conquistare la zona punti.
Lasciare il segno senza tradire la propria femminilità. È stato il lascito di Hellé Nice, pilota e modella che nel 1929, sul circuito di Montlhéry, firmò il record mondiale di velocità per le donne - 198 km/h, un siluro per il periodo. Prese parte a 75 premi su una Bugatti 35C fatta costruire appositamente per il suo fisico minuto: era nota come The Bugatti Queen.
Pat Moss, sorella del leggendario Stirling Moss, aveva evidentemente la velocità nel sangue. Tra le più famose automobiliste di tutti i tempi, ha collezionato un palmares invidiabile con 5 primi posti all’European Ladies’ Rally Championship e otto Coupe des Dames al Rally di Monte Carlo. Fu lei a regalare alla Mini Cooper il suo primo trionfo al Rally dei Tulipani, nel 1962.
Alcune donne si sono distinte per avere sgomberato la strada all’emancipazione femminile a suon di accelerate, frenate, cambi d’olio motore. Denise McCluggage è stata tra queste: reporter di fama e pilota professionista, ha vinto tra le altre cose la categoria GT della 12 Ore di Sebring nel 1961 e il Rally di Monte Carlo del 1964 su una Ford Falcon. Una grande tra i grandi – come nella foto con Fangio, Stirling Moss, Pedro Rodriguez, Innes Ireland, Ronnie Bucknum e l’immancabile casco a pois rosa – è ancora oggi l’unica giornalista a far parte della Automotive Hall of Fame.
La lista delle campionesse al volante sarebbe ancora lunga, arricchita dalle sempre più numerose appassionate d’auto e automobiliste professioniste di oggi. È pensando a queste straordinarie outlier che abbiamo studiato una selezione di borse e accessori dedicata la loro Natale. Guanti driver da donna, Foulard in seta per sfrecciare col tettuccio abbassato, Trolley e Portatutto per regalare o regalarsi l’emozione autentica del road trip.
I nostri migliori auguri, Ladies!
2 commenti
Nice piece Andrea.
Poor Joan Newton Cuneo gets no mention at all.