C'è un piacere audace, eccentrico, sgargiante, quasi proibito alla guida di una Lamborghini. Suo puro divertimento di per sé e non c'è bisogno di giustificarlo. Un Lambo non deve mai chiedere scusa, non deve essere gentile: è quello che è e bisogna amarlo per quello che rappresenta.
Sono macchine che trasmettono un senso di liberazione. In una società come la nostra, dove dobbiamo giustificare ogni scelta, acquisto o azione, ce ne dimentichiamo piacere libero e intenso che si prova guidando a pochi centimetri dall'asfalto in un'auto a forma di proiettile e caratterizzata da una forza unica.
Non hanno lo stesso pedigree ingegneristico di Ferrari o la stessa usabilità quotidiana di un file Porsche, ma la pura soddisfazione che si prova sfidando il mondo premendo il pedale dell'acceleratore per sentire il suono inebriante del motore a 12 cilindri, non può essere espressa solo a parole.
Ci sono oggetti pensati per soddisfare l'ego di chi li guida. Non c'è niente di sbagliato in tutto questo. Cruda, cattiva ma affascinante solo come può essere un'auto italiana di razza, Le Lamborghini hanno rappresentato la scelta di chi non ama la parola "compromesso" nella propria vita.
Il Murcielago è l'ultima vecchia scuola Lamborghini. Suo Motore L537 è stata l'ultima di una lunga famiglia di dodici cilindri riconducibili alle prime vetture prodotte a Sant'Agata. Il carattere grezzo, le imperfezioni come la posizione di guida inclinata a destra, la scarsa visibilità e l'illogica praticità hanno prodotto un'auto fatta solo di sogni e desideri.
Derivato dal Diablo, il Murcielago era una completa evoluzione del concetto GT secondo Lamborghini. Dotato di un sistema di induzione a geometria variabile gestito dalle due ECU LIE (Lamborghini Iniezone Elettronica) sintonizzate per un'ottimizzazione dell'erogazione di potenza per l'utilizzo stradale, assicura a 2000rpm coppia sufficiente per un'accelerazione feroce ed elettrizzante.
Certo, qui il vero il carattere dell'autista del gentiluomo non è enfatizzato. Se l'audacia non fa per te, ci sono sempre auto britanniche! Avendo la possibilità di avere due esemplari, una coupé e una rara roadster, c'è la possibilità di scatenare adeguatamente questi purosangue.
Le reazioni sono violente, brutali, elettrizzanti e riflettono il potere dell'animale che rappresenta un simbolo del marchio. È una bellezza seducente fatta del contrasto tra linee armoniose e volumi muscolosi e scolpiti, esaltata dal suono acuto del V12 da 6,5 litri da 630 CV.
La Murcielago è una furia: c'è poca differenza tra le due varianti ed entrambe accelerano con vigore, cambiano direzione con decisione e senza esitazione. Si può criticare la mancanza della precisione tipica di una Ferrari, ma qui non si tratta di tempi sul giro: qui non c'è bisogno di correre, ma solo di vivere emozioni uniche.
Il Murcielago è l'evoluzione finale di quella famiglia che comprende il Miura e la Countach. È una Lamborghini dell'era Audi il cui progetto originale ha tutto l'italianità dei tecnici della Motor Valley. Questa vettura non ha mai perso quel carisma unico di quei capolavori unici della storia dell'automobilismo italiano.Parole: Jacopo Villa, collaboratore
Fotografie:Parco Sajin
Macchine:per gentile concessione diAutovergiate.it
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