Stando alle regole non scritte del collezionismo, le auto storiche dovrebbero essere conservate in garage riscaldati, manutenute regolarmente e guidate con attenzione per preservare il loro valore. Questo genere di metalli preziosi deve essere salvaguardato per le generazioni future: solo quando le condizioni meteo sono clementi, le auto storiche possono godersi il loro status di “pensionate”, per la gioia e l’orgoglio dei collezionisti.
Niente di più vero: le storiche devono essere trattate con i guanti, ma questa teoria viene immediatamente messa in discussione quando si comincia a parlare di eventi come il Goodwood Revival, il Festival of Speed e Le Mans Classic. Tutti questi eventi sono la dimostrazione che lo scopo primario delle automobili è quello di essere guidate, a prescindere dall'età. Le gare di regolarità, in particolar modo, sono tra le preferite dagli appassionati: tra queste, le invernali spiccano per prestigio.
La Winter Marathon è una gara di regolarità che si svolge principalmente di notte attraverso i passi delle Dolomiti, dove le auto gareggiano su piste di neve e ghiaccio, spesso affrontando strade cosparse di sale. Si tratta di uno tra gli eventi che vantano il maggior numero di aficionados e partecipanti. E, per un tacito accordo, tutte le spider e le roadster iscritte gareggiano sempre a tetto scoperto, cosa che aumenta la difficoltà e... il divertimento!
Gli equipaggi partono alle 14.30 da Madonna di Campiglio, una tra le località più alla moda nel cuore delle Dolomiti, e competono quasi senza sosta fino alle 2 del mattino, quando le auto rimaste tornano al punto di partenza. Lo spirito dei partecipanti non è poi così diverso da quello che anima i piloti del Mondiale Endurance: perseveranza e resilienza sono le chiavi per ottenere risultati eccellenti.
La regolarità storica richiede precisione, i partecipanti non sono mai spinti a guidare al limite: anzi, i trasferimenti tra le varie prove cronometrate impongono ai piloti e copiloti di trovare il giusto ritmo, in modo da presentarsi ai vari check-point all'orario prestabilito.
In questo tipo di competizioni, le Porsche la fanno quasi sempre da padrone: le 356 e le prime 911 dominano grazie alla loro affidabilità, robustezza e prestazioni. E poi, diciamolo: macchine che hanno fatto del sovrasterzo la loro ragion d'essere sono sempre le più divertenti da guidare su fondi scivolosi!
Nonostante la Winter Marathon sia ricca di Porsche, è anche un pot-pourri di auto come Fiat 1100, MGB, Lancia Fulvia e Aprilia e le immancabili Alfa Giulia. Come per ogni evento di regolarità, le vetture dell’anteguerra fanno sempre una bella mostra di sé, in apparenza fragili ma dalla robusta costruzione.
L'edizione 2017 ha visto il successo dell'equipaggio di Alberto Aliverti e Alberto Maffi, che hanno condotto la loro Fiat 508C Balilla Siata del 1937 in maniera impeccabile attraverso le prove cronometrate su strada e sul lago ghiacciato di Madonna di Campiglio. Congratulazioni!
Mentre il valore delle auto d'epoca è spesso alle stelle e non sempre giustificabile, la Winter Marathon è una di quelle manifestazioni che ricordano che guidare è l'essenza della passione automobilistica.
Un evento paragonabile a una vera e propria impresa compiuta a bordo di auto d'epoca… ma da quando in qua guidare è qualcosa di sconsiderato?
Jacopo Villa, contributor
Photo credits: Federico Bajetti for The Outlierman © 2017