Mai come nel caso del grigio, la tavolozza dello stile e gli annali del racing si son trovati d’accordo sulla personalità di un colore: in questo caso, eclettico e imprevedibile. Eleganza e rigore, tradizione e futurismo, riflessi in superficie e profondità di tono sono gli elementi del fascino di un colore passe-partout per tutte le occasioni formali, ma anche emblema d’innovazione tecnologica e passione sportiva.
Un colore che noi di The Outlierman abbiamo scelto, non a caso, per esaltare molte nostre creazioni: dall’edizione limitata per il Pebble Beach Concours d'Elegance® 2017 alle fantasie della collezione The Icon, fino alle declinazioni black&gray della The World Beater.
La terza vernice più scelta all’acquisto della nuova auto (dati 2017) dice tanto anche del suo proprietario: più riflessivo e discreto chi opta per i grigi opachi e polverosi; innovativo, pratico e sofisticato chi predilige le varianti metalliche e luminose come l’argento.
E, proprio all’argento, si lega la tradizione del grigio come colore del racing storico tedesco, una convenzione che ebbe origine il 3 giugno del 1934 sul mitico circuito di Nurburgring. La storia racconta che il responsabile della squadra Mercedes, Alfred Neubauer, ordinò ai meccanici di grattare via la vernice bianca della Mercedes-Benz W25 iscritta alla gara, per farla rientrare nei 750 kg previsti dal regolamento. La W25 fu ammessa alla gara e la vinse, diventando la prima ufficiale Freccia Argento tedesca.
Il bianco, che la FIA aveva attribuito fino a quel momento alla Germania, venne velocemente dimenticato, sorpassato dalla velocità e micidialità su pista delle leggendarie Frecce Argento – in particolare marchiate Mercedes-Benz e Auto Union – che dominarono il Campionato europeo di automobilismo tra il 1934 e il 1939.
Nei decenni successivi, l’appellativo fu adottato per indicare le vetture Mercedes-Benz di Formula Uno e, in periodi più vicini a noi, il grigio argento ha vestito le McLaren di F1 spinte da motore Mercedes, le Mercedes GP, le Audi Le Mans Prototype e un numero indefinito di Porsche.
Inoltre, come non menzionare la mitica Ferrari Testarossa Spider appartenuta a Gianni Agnelli? Un esemplare unico, che fu proprio l’Avvocato a richiedere in grigio argento, in omaggio al nome di famiglia (“Ag”, iniziale del cognome Agnelli, è la sigla dell’argento sulla tavola periodica).
Tra le imprese clamorose legate al grigio, gli appassionati di corse ricordano la 24Ore di Le Mans del 1999, quando ben sette "Silver Arrows" conquistarono l’accesso alla Le Mans Prototype. Tra i piloti che hanno contribuito al prestigio delle Frecce Argento spiccano nomi illustri: Juan Manuel Fangio, Stirling Moss, Tazio Nuvolari e Karl Kling per le grandi glorie, ma anche Lewis Hamilton e Nico Rosberg ai giorni nostri.
Significativo, elegante, denso di storia e intriso di vittoria: chiamatelo Silver Arrow Grey, Silberpfeil-Grau (in tedesco) o semplicemente, grigio. Saprà sempre evocare il carisma e lo stile dei campioni.
Siete curiosi di scoprire il significato e le storie legate ai colori iconici dell’automobilismo?
Le trovate nei nostri articoli su British Racing Green, Rosso Corsa, Azzurro, Blu, Giallo, Nero/Rosso.
Photo credits: Federico Bajetti per The Outlierman © 2017